• Pupe e Bambole

  

  Sono una specie di bambole, cavalieri o busti in ceramica, raffiguranti un uomo baffuto vestito con abiti femminili e/o una donna in abiti succinti.
  Le forme di questi oggetti risalgono al XVII secolo quando in Puglia, la dominazione spagnola era tanto consolidata quanto aborrita dal popolo. Il signorotto di turno, esercitava un’autorità assoluta sulle terre a lui assegnate, compreso lo ius primae noctis, il diritto di trascorrere la prima notte di nozze con la sposa di un proprio servo.

  Secondo la leggenda, un contadino molto geloso, decise di sottrarre la futura moglie a questo sopruso e si travestì da donna per presentarsi al posto della sposa e assassinare il suo signore.
  Il contadino venne però smascherato a causa dei baffi che aveva dimenticato di tagliare.

  Alcune versioni della storia narrano poi che il contadino venne giustiziato. In altri casi si racconta invece che, per umiliarlo e fargli espiare la colpa , il contadino fu condannato a offrire al signorotto il vino migliore di ogni annata racchiuso in contenitori che lo raffigurassero in abiti femminili a ricordo perenne dell’accaduto .

   

• Lampade e Applique

  

  Gli elementi di illuminazione proposti riprendono oltre alle applique, realizzabili nelle forme e colori più disparati, manufatti tipici della tradizione Grottagliese, sfruttandone le forme sinuose ed eleganti che diventano gli “alloggiamenti” per creare “diffusori di luci ed atmosfere”. Le bambole tradizionali, si prestano a diventare la “base” per degli abat-jour mentre la forma sinuosa del pumo, meticolosamente intagliata, vede qui trasformare il suo corpo in una “campana” predisposta all’alloggiamento di un impianto per illuminazione. La sua figura, già di per sé elegante viene così resa “utile” per portare luce in case e uffici.
  Le immagini sono puramente indicative in quanto, a seconda delle esigenze, si possono personalizzare gli intagli (di forma romboidale, triangolare, circolare, ecc.); l’estensione degli intagli (a fasce o a campitura piena); nonché le dimensioni e i colori, tra quelli disponibili affinché il prodotto finale si adatti perfettamente nell’ambiente in cui sarà collocato.

   

• Pumo

  

  “Pumo”è un termine dialettale usato per indicare i Pomi o “Pigne”. Si riferisce ad un elegante manufatto diffuso nelle aree del barocco Pugliese e, in maniera particolare, nella tradizione ceramica di Grottaglie. E’ utilizzato fin dall’antichità nel contesto urbano, per l’abbellimento di loggioni e balconi in ferro battuto, alle cui estremità viene posto.
  Con la sua forma sinuosa ed elegante ricorda una pigna o un bocciolo di rosa, a cui è stato dato un simbolismo legato a buon auspicio, fecondità, prosperità e abbondanza.
  Rielaborato in svariate versioni, è impiegato oggi, come prezioso e coloratissimo complemento d’arredo, capace di dare un tocco di originalità alla casa, accostandosi con estrema facilità allo stile classico come al moderno.

   

 

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